31 October 2008

Translating at Halloween


1) Please remember that Halloween comes from the Eve of All Hallows (from 'holy' - All Saints).

2) On this Eve of All Hallows 2008 I have been sent the following text from nearly 60 years ago and I reproduce it here as a suitable practice text for would-be translators.

"Facciamo l'ipotesi, così astrattamente, che ci sia un partito al
potere, un partito dominante, il quale però formalmente vuole
rispettare la Costituzione, non la vuole violare in sostanza. Non
vuole fare la marcia su Roma e trasformare l'aula in un alloggiamento
per manipoli; ma vuole istituire, senza parere, una larvata dittatura.
Allora, che cosa fare per impadronirsi delle scuole e per trasformare
le scuole di stato in scuole di partito? Si accorge che le scuole di
stato hanno il difetto di essere imparziali. C'è una certa resistenza;
in quelle scuole c'è sempre, perfino sotto il fascismo c'è stata.
Allora, il partito dominante segue un'altra strada (è tutta un'ipotesi
teorica, intendiamoci). Comincia a trascurare le scuole pubbliche, a
screditarle, ad impoverirle. Lascia che si anemizzino e comincia a
favorire le scuole private. Non tutte le scuole private. Le scuole del
suo partito, di quel partito. Ed allora tutte le cure cominciano ad
andare a queste scuole private. Cure di denaro e di privilegi. Si
comincia perfino a consigliare i ragazzi ad andare a queste scuole,
perché in fondo sono migliori si dice di quelle di stato. E magari si
danno dei premi a quei cittadini che saranno disposti a mandare i loro
figlioli invece che alle scuole pubbliche alle scuole private. A
"quelle" scuole private. Così la scuola privata diventa una scuola
privilegiata. Il partito dominante, non potendo apertamente
trasformare le scuole di stato in scuole di partito, manda in malora
le scuole di stato per dare la prevalenza alle sue scuole private.
Attenzione, questa è la ricetta. Bisogna tenere d'occhio i cuochi di
questa bassa cucina. L'operazione si fa in tre modi, ve l'ho già
detto: rovinare le scuole di stato. Lasciare che vadano in malora.
Impoverire i loro bilanci. Ignorare i loro bisogni. Attenuare la
sorveglianza e il controllo sulle scuole private. Non controllarne la
serietà. Lasciare che vi insegnino insegnanti che non hanno i titoli
minimi per insegnare. Lasciare che gli esami siano burlette. Dare alle
scuole private denaro pubblico.
Questo è il punto. Dare alle scuole private denaro pubblico"

Piero Calamandrei, in "Scuola Democratica", 20 marzo 1950.